Ape o Vespa?

Quest’estate mi è capitato spesso di assistere all’arrivo di una vespa vicino ad un gruppo di umani che al solo ronzio reagivano con gridolini allarmati: “Aiuto un’ape!” Ho capito che nel 90% dei casi, una persona normale non sa riconoscere un’ape da una vespa o ancor peggio da un calabrone. Ogni volta mi fa piacere poter spiegare la differenza, per quel che ne so, tra i due insetti, ne approfitterò anche qui con qualche immagine e con i testi di B.Squilini. Per chi non andrà oltre nella lettura: Le api difficilmente verranno intorno al vostro cibo, sono troppo impegnate nella raccolta di nettare e non sono agressive se non schiacciate o infastidite nel proprio nido. Le vespe sono un’altra cosa…Non nutro molta simpatia ma questa è un’altra storia legata probabilmente al fatto che questi due esserini sono nemici giurati e quest’anno l’arrivo della Vespa asiatica velutina ha decimato molte colonie di api.

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Vespa Crabro o Calabrone, molto più grande e in alcuni casi letale ( 3 punture possono uccidere un uomo, 9 un cavallo)
A sinistra-Vespa Crabro o Calabrone, molto più grande di una vespa normale (a destra)  e in alcuni casi letale ( 3 punture possono uccidere un uomo, 9 un cavallo)
L'innocuo bombo senza pungiglioni
L’innocuo bombo senza pungiglioni
  1. Aspetto – le api sono pelosette e il giallo è color miele, possiedono proprio delle “spazzole” sulle zampe posteriori che servono per raccogliere il polline, le vespe sono senza pelo e il loro giallo è molto vivo
  2. Chi mangia il nostro cibo – le api si nutrono solo di nettare, polline e liquidi zuccherini che possono sorbire, infatti NON mordono né masticano, e le vespe invece sono onnivore (cioè mangiano sia dal regno vegetale che animale) e dotate di un apparato masticatorio, dunque sono attratte da alimenti e bevande che spesso abbiamo sulla tavola (insaccati, carne, pesce, frutta, cose dolci e bevande zuccherate). Dunque sono le vespe a ronzarci intorno durante il pic nic o la grigliata
  3. Solo le api producono il miele e la cera, le vespe no.
  4. Il pungiglione – questa è la caratteristica più importante: le api hanno uno “stiletto” zigrinato, che quando penetra rimane incastrato nella carne, strappando via dall’ape le sue viscere e provocandole la morte.
    La vespa invece ha un pungiglione liscio e retrattile, dunque può pungere molte volte uscendone indenne.
  5. Indole e punture – La caratteristica del pungiglione e dei gusti in fatto di cibo, viaggiano di pari passo con la loro indole: le api tendono a non pungere salvo se si è in prossimità dell’alveare o se sono in serio pericolo. Lo fanno nel tentativo di eliminare e segnalare (attraverso gli ormoni rilasciati mentre pungono) il pericolo al resto della colonia.
    Se un’ape ci punge in prossimità di un alveare, potremmo essere assaliti da altre api, perché nell’attaccarci esse rilasciano una sorta di allarme olfattivo di pericolo, così altre api accorrono.
    Tuttavia, non essendo le api interessate al nostro cibo, in genere se non le si infastidisce se ne vanno da sole.
    Le vespe invece sono più aggressive (probabilmente per assicurarsi di arrivare a più cibo) e non perdono la vita pungendo, quindi bisogna essere più attenti.
  6. Abitazioni – le api costruiscono alveari con la cera, mentre le vespe masticano e impastano con la saliva la corteccia degli alberi costruendo delle cavità che somigliano a vasi di cemento.
  7. Colonie – le api formano colonie a vita, mentre le vespe creano una colonia stagionale, in primavera una femmina gravida che ha superato l’inverno costruisce un nido e vi depone le uova dando vita alla colonia che si disperderà con i freddi.

La prossima volta saprete riconoscere una dolce apetta da un’insidiosa vespa? Fatemi sapere…

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=BOjl1b9b0ew]

Chiara

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